DA…A

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Il laboratorio progettuale “DA A” costituisce una proposta artistico-formativa rivolta ai minori non accompagnati presenti nelle comunità del territorio. Esso rappresenta un percorso esperienziale che, a partire dalle proprie identità culturali legate al cibo e/o ai profumi pone l’attenzione sugli apparenti paradossi delle cucine tradizionali/locali. Ovvero che, nelle cucine tradizionali, seppur caratterizzate da un’evidente specificità culturale, sociale, affettiva, frutto di usanze e costumi tramandatesi di generazione in generazione, è possibile scoprire attraverso il cibo ma anche nei profumi caratteri di fondo unitari anche in aree abitate da popolazioni culturalmente diverse, quando non addirittura lontane migliaia di kilometri. Pensiamo a pietanze come il kebab, il couscous o dolci come l’Halva che a seconda dei paesi differiscono solo nel nome o per qualche ingrediente secondario legato a motivi di reperibilità od economici. La storia del cibo è una storia che inizia millenni fa, che si sviluppa parallelamente alla preistoria, prima, ed alla storia, poi, ricca di scoperte e contaminazioni che si sono diffuse tra popolazioni diverse grazie ai commerci, ma anche alle colonizzazioni, invasioni, migrazioni da parte degli esseri umani nella costante ricerca di migliorare le proprie condizioni di vita.

Il laboratorio “DA…A” costituisce quindi un percorso esperienziale rivolto ai minori stranieri non accompagnati che partendo dai sapori e dai profumi dei cibi della nazionalità di appartenenza ricostruisce mappe individuali del gusto e dei profumi, ovvero una narrazione collettiva di un itinerario di sapori, ma anche di possibili contaminazioni e/o trasformazioni scoperte nei paesi di transito e di permanenza del loro progetto migratorio.

OBIETTIVI

IL laboratorio “DA…A” persegue obiettivi di potenziamento delle conoscenze e delle abilità creative individuali in una dimensione di gruppo, nonché di rafforzamento della convivenza e della socialità attraverso pratiche artistiche, ma contestualmente si prefigge di rispondere anche a bisogni formativi affinché i minori abbiano l’opportunità di conoscere e dialogare con persone che sul rapporto tra cibo e migrazione hanno saputo realizzare il proprio progetto migratorio avviando attività commerciali ed imprenditoriali legate al cibo.

Attori della realizzazione del progetto

1) i minori presenti in accoglienza nella comunità

3) 1 responsabile e coordinatore progettuale

2) 2 professioniste in pratiche artistiche

4) 2 mediatrici linguistico-culturali

5) 1 cuoco professionista

A seguito della pluralità delle attività previste, è possibile un coinvolgimento di Volontari dell’Associazione Second Generation e/o degli operatori della struttura d’accoglienza sia nelle uscite sul territorio, sia durante lo svolgimento de laboratori in Comunità.

Tempi di realizzazione

Si prevede di realizzare il laboratorio in 6 giornate nel periodo Aprile – Maggio 2025.

Tecniche e metodologie

Il progetto “DA A” prevede visite sul territorio e attività laboratoriali all’interno della comunità di accoglienza. Adotta metodologie induttive legate al fare, dove il territorio è contesto di acquisizione di conoscenze che poi saranno rielaborate in comunità attraverso tecniche e pratiche artistiche. E’ previsto, inoltre, un output di fine processo che si concretizzerà con l’elaborazione di un ricettario denominato “Villa Lucia” che sarà validato e realizzato da un cuoco professionista del territorio. I minori saranno coinvolti nella realizzazione del progetto in tutte le fasi del processo in cui è stato articolato, mentre le professioniste di Second Generation avranno il compito di accompagnarli in un percorso di apprendimento fondato sulla ricerca e sull’indagine mediante l’indagine e la ricerca artistica. Per la centralità della dimensione culturale su cui è stato ideato il progetto “DA A”, la metodologia della mediazione linguistico-culturale sarà strumento fondamentale per la sua realizzazione.

Il Processo

Il progetto “DA…A”

si articola in 6 giornate, 3 da realizzarsi sul territorio e 3 di rielaborazione in laboratorio. E’ prevista una giornata preliminare di conoscenza reciproca e di presentazione del progetto, nonché un momento conclusivo di convivialità con la presentazione da parte di uno chef del menù “Villa Lucia”, con eventuale possibilità che la stessa venga introdotta nella carta del ristorante in cui verrà presentata.

1 Incontro preliminare: Presentazione del progetto e dello staff di progetto ai minori in accoglienza. Raccolta del consenso e delle loro indicazioni. programmazione delle cose da fare, come farle e le tempistiche.

1.a uscita sul territorio. La prima uscita sul territorio sarà costituita da una visita di conoscenza ad una realtà produttiva che sul rapporto tra cibo e realizzazione del proprio progetto migratorio i gestori hanno saputo implementare un’attività commerciale ed imprenditoriale. (ristorazione Orient Experience, Kebab, ecc…)

2.a uscita sul territorio. La seconda uscita sempre di conoscenza prevede la visita e la conoscenza di un’attività legata al cibo che abbia accolto minori stranieri non accompagnati in stage formativo, o in apprendistato, ecc (Grigoris, Majer, ecc)

3.a uscita sul territorio. La terza e ultima uscita prevede la visita ad un Museo della città di Venezia dove i minori potranno sperimentare un viaggio tra essenze e profumi del mondo.

3 incontri laboratoriali. A seguito delle uscite svolte sul territorio si darà il via a tre incontri laboratoriali di rielaborazione artistica delle esperienze vissute finalizzati alla costruzione di una mappa del gusto che raccolga i cibi, gli ingredienti e i profumi di cui i minori hanno avuto l’opportunità di conoscere a partire dal paese di origine, fino all’attuale paese di accoglienza. Da questa mappa uno Chef proverà ad elaborare un menù, la ricetta “Villa Lucia”, che verrà sperimentata ed proposta ad assaggio nella giornata conclusiva di convivialità del progetto “DA A”.

1 giornata conclusiva. Presentazione del progetto e della ricetta Villa Lucia” con relativo assaggio.