LIVING IN MESTRE CITY

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È il progetto laboratoriale che abbiamo dato vita a settembre, in cui abbiamo cercato di farci raccontare, dai ragazzi di Villa Lucia, il loro punto di vista sulla città di Mestre. La peculiarità nasce dal fatto che, i ragazzi, non essendo nativi del luogo, ci possono fornire una chiave di lettura della città.

Insieme a loro, avevamo già intrapreso un percorso di laboratori artistici, in cui i ragazzi si sono cimentati nel raccontarsi, portandoci qualcosa della loro unicità, partendo proprio dal loro nome, attraverso l’arte, il gioco e varie tecniche pittoriche.

Con il progetto Living in Mestre City, abbiamo voluto porre ai ragazzi un’ulteriore sfida: “Quali sono i luoghi della città che più ti risuonano?”

Mestre è ormai una città multietnica, dove convivono varie culture e dove, per la presenza di Venezia vicina, è presente anche un gran “via vai” di turisti. Detto questo, quali sono i luoghi in cui, un ragazzo che arriva da un altro paese, trova familiari? Cosa lo incuriosisce? Cosa trova di attraente e divertente all’interno della città e quali sono invece i posti che evita? Questi sono i quesiti che abbiamo posto ai ragazzi. Come mezzo di comunicazione abbiamo scelto il multimediale, pensando che sia coerente con la loro età e, essendo un linguaggio comune a tutto il mondo, supera problemi di lingua ed eventuali barriere culturali. Quindi abbiamo chiesto loro di scattare delle foto e girare dei video, affinché ci possano portare con loro, anche solo per poco, per i luoghi a loro più cari di Mestre.

I ragazzi hanno collaborato, mostrandoci momenti della loro vita quotidiana e anche alcuni riferimenti dei loro paesi d’origine, ritrovati fra le strade di Venezia/Mestre. Insieme, abbiamo scelto le immagini più significative, unendole ad alcuni lavori artistici fatti da loro, con il precedente laboratorio sopracitato “Paint Your Name”, per creare una Fanzine.

Siamo felici di presentarvi “Sospesi”, la Fanzine n°0, il frutto di questo lavoro, reso concreto dalla collaborazione con il nostro grafico. Ci auguriamo che “Sospesi”, possa essere un primo spunto creativo e di riflessione per i ragazzi (e non), che avranno la possibilità di sfogliarla.

Grazie