
Il Progetto Co.M.E.T.A.
Premessa
E’ dall’analisi dei dati relativi al Report di ricerca desk sui minori e adolescenti con cittadinanza non italiana in Italia e nella città di Venezia che nasce l’idea del “Progetto Co.M.E.T.A.” fondata sull’opportunità che le comunità locali dei centri urbani, in particolar modo del nord Italia, abbiano la possibilitàdi dotarsi di luoghi, contesti aggregativi non istituzionalizzati di educativa territoriale per adolescenti, affinché i minori di queste comunità urbane ormai multiculturali possano accedervi direttamente e in autonomia, mentre le famiglie, scuole, servizi sanitari, socio-sanitari e sociali, centri e strutture per minori stranieri e non, corpi sociali della società civile, abbiano la possibilità segnalare/inviare minori a percorsi individualizzati e di gruppo di sostegno alla formazione scolastica, alla socializzazione, orientamento all’attività lavorativa. Questi centri di aggregazione si caratterizzano in quanto contesti esperienziali per gli adolescenti e punto di riferimento per le famiglie e le istituzioni educative, sociali e socio-sanitarie del territorio. Di fatto, hanno il compito di farsi carico nei confronti della comunità locale e degli adolescenti in particolare di quelli più vulnerabili, di quanto hanno svolto in epoche differenti gli otatori Don Bosco con i figli degli operai nei primi del novecento in Italia o la Teologia della Liberazione con l’educativa di strada di Paul Freire con i meniños de rua della fine degli anni sessanta in Sudamerica.
IL PROGETTO CO.M.E.T.A (Centro Multiculturale di Educativa Territoriale per Adolescenti)
Il Progetto Co.M.E.T.A. è l’implementazione e la realizzazione di una politica sociale affinché le comunità urbane del Nord Italia si dotino di una educativa territoriale che attraverso centri di aggregazione sia in grado di accogliere e sostenere gli adolescenti e in particolare di quanti vivono in situazioni di povertà educativa, socio-economica e materiale, nonché supportare le famiglie e le Istituzioni Scuole, Comuni, Asl, corpi e reti sociali nel prevenire e contrastare la dispersione scolastica, le marginalità e le devianze sociali accogliendo e prendendo in carico gli adolescenti a rischio.
Il progetto Co.M.E.T.A., intende essere un punto di riferimento per la comunità locale nella costruzione di un sistema di referral territoriale (cooperazione tra istituzioni e società civile) volto a prevenire e a contrastare le possibili forme di devianza, esclusione e marginalità sociale dei minori ed adolescenti del territorio con un’attenzione ai minori con cittadinanza non italiana quali le “seconde generazioni” o i minori provenienti dai ricongiungimenti familiari o dalle attuali migrazioni forzate, e contestualmente favorirne l’inclusione e la promozione sociale degli stessi.
Il centro di aggregazione previsto per la terraferma veneziana persegue il benessere sociale e psicologico degli adolescenti integrando le tecniche e le pratiche dei linguaggi artistici con quelli educativi e formativi. La cultura e l’arte in quanto terreno di socializzazione neutro, sono fondamentali per la lotta alle diseguaglianze a alle discriminazioni, per promuovere la convivenza sociale, per valorizzare le differenze individuali e collettive all’interno di una comunità locale, soprattutto per trasformare le diversità culturali e le identità culturali plurime degli adolescenti da fattori di possibile criticità a valore aggiunto.
Finalità Generali
I centri di aggregazione di educativa territoriale per adolescenti dei centri urbani hanno come finalità generali:
1. il contrasto della povertà educativa e della dispersione scolastica degli adolescenti nelle scuole secondarie di primo e secondo grado;
2. La prevenzione delle forme di marginalità sociale, di discriminazione o di devianza che coinvolgono i minori nella fase adolescenziale;
3. sostegno e supporto agli adolescenti in carico alle istituzioni a seguito di condotte devianti, esordi psicopatologici, uso di sostanze e stupefacenti nei percorsi di riabilitazione psicologico e sociale.
Durata
Il Progetto CO.M.E.T.A. ha una durata di 48 mesi e prevede un primo anno di sperimentazione e un secondo anno di assestamento e rimodulazione orientato da quanto rilevato dii sistemi di valutazione e d’impatto adottati nel primo anno di sperimentazione.
Territorio di realizzazione
Nella fase sperimentale il Progetto prevede di insistere prevalentemente sul territorio della terraferma della Città di Venezia. Il centro di aggregazione avrà una sede amministrativa e operativa centrale sita in uno dei quartieri a forte concentrazione di minori con cittadinanza non italiana quali Marghera, Mestre Centro, Carpenedo o Favaro, ma corsi, attività e laboratori ad hoc potranno essere realizzati in tutti i territori della città di Venezia.
Parternship
Da costruire: rete Istituzionale e della società civile
Cantierabilità e sistema di monitoraggio degli interventi e delle attività
il progetto prevede una fase di cantierabilità di 2 mesi per la predisposizione degli strumenti di lavoro e di raccolta dati, PAI, schede di monitoraggio, indicatori di processo e di risultato finalizzati alla valutazione dei processi e dei risultati ex ante, in itinere, ex post, nonché ad una valutazione d’impatto micro (destinatari diretti) e macro (contesto: comunità) anche mediante un follow up a 6 mesi dalla conclusione del progetto.
Metodologia
L’arte e il sociale sono un connubio fondamentale per la lotta alle diseguaglianze a alle discriminazioni, per promuovere la convivenza sociale su terreni neutri, per valorizzare e promuovere le differenze individuali e collettive all’interno di una comunità locale.
Il progetto, integrando le tecniche e le pratiche dei linguaggi artistici con quelle educative opera nell’ambito della realtà minorile e adolescenziale per trasformare le diversità culturali e le identità culturali plurime dei minori e degli adolescenti da fattori di possibile criticità a valore aggiunto. Tramite le attività socio-artistiche intende contrastare, ridurre, prevenire le possibili forme di discriminazione, violenza, razzismo, nonché di devianza, marginalità ed esclusione sociale, tra i minori e gli adolescenti con particolare attenzione ai minori ed agli adolescenti riconducibili ai fenomeni sociali delle cosiddette “Seconde generazioni” e delle “Migrazioni forzate”.
Il Progetto CO.M.E.T.A. al fine di promuovere le potenzialità e le aspirazioni individuali degli adolescenti adotta come centralità metodologica ed operativa l’esperienza laboratoriale e territoriale. Ogni adolescente avrà la possibilità di essere seguito con un percorso individualizzato concordato con il medesimo e l’eventuale soggetto inviante che troverà sviluppo all’interno delle proposte laboratoriali socio-artistiche-formative orientate dal multiculturalismo, dall’educazione alla pace e alla protezione dell’ambiente, in coerenza con le quattro priorità che l’UNICEF ha individuato nell’ambito dell’azione per la piena attuazione nel nostro Paese della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia: non discriminazione; salute mentale e benessere psicosociale; educazione di qualità e cambiamento climatico.
Attività
Le attività laboratoriali che saranno permanenti, si possono suddividere a seconda delle finalità sopra individuate:
- Laboratori di sostegno individuale e di gruppo nelle attività scolastiche;
- Laboratori di lettura e scrittura espressiva e creativa;
- Laboratori creativi espressivi ed artistici (teatro, musica, pittura, ecc.);
- Laboratori e corsi ad hoc propedeutici all’orientamento lavorativo con particolare riferimento all’artigianato e alle nuove tecnologie (mosaico, restauro, grafica, costruzione e gestione siti web, ecc.);
- Visite ed escursioni di conoscenza del patrimonio artistico, architettonico ed ambientale del territorio.
Modalità di accesso e apertura spazi
Il centro di aggregazione per adolescenti del Progetto CO.M.E.T.A., forma di presidio territoriale flessibile e sistema cerniera tra il mondo degli adolescenti e famiglie, istituzioni, associazionismo del territorio, è un dispositivo di educativa territoriale che prevede modalità di accesso e/o di presa in carico multiple e differenziate. Innanzitutto, prevede una modalità di accesso diretto ed immediato a tutti gli adolescenti in età scolare dai 10 ai 18 anni che intendano avvicinarsi, informarsi, partecipare alle attività laboratoriali. Inoltre, è previsto un accesso su segnalazione e/o accompagnamento da parte delle famiglie, scuole o insegnanti, Servizi territoriali dell’Asl e del Comune, centri per minori stranieri non accompagnati, associazioni, ai minori dagli 8 ai 18 anni, con possibili deroghe ai 6 e ai 20 anni per minori o neomaggiorenni con particolari fragilità. Gli orari per le attività permanenti e laboratoriali saranno dalle 15 – alle 20, dal lunedì al Venerdì, mentre il centro sarà aperto per le attività di back office: incontri, riunioni, predisposizione progetti educativi individualizzati e organizzazione delle attività laboratoriali, dalle 10.00 alle 15.00. Le visite e le escursioni sul territorio previste saranno organizzate e realizzate nei week end.
Personale
Il centro si avvarrà di “una “equipe multidisciplinare” che costituirà il nucleo di gestione del centro di aggregazione per le attività permanenti che potrà avvalersi di esperti esterni a seconda delle attività implementate (corsi ad hoc) e dal numero di fruitori partecipanti, e sarà così strutturata:
- Un’esperta nella didattica con minori ed adolescenti in particolare con minori con identità culturali plurime referente per le scuole e le biblioteche del territorio;
- Due educatrici/ori professionali con esperienza sui fenomeni delle migrazioni forzate con compiti di predisporre, realizzare e monitorare tramite Pei i minori segnalati e/o inviati da famiglie, servizi sociali socio – sanitari del territorio;
- Due mediatrici/ori linguistico – culturali appartenenti ai gruppi maggiormente presenti in città con a disposizione un pacchetto ore (500/700) per attivazioni di mediazioni ad hoc per adolescenti appartenenti a gruppi culturali linguistici diversi dal proprio;
- Una maestra/o d’arte per i laboratori creativi ed artistici;
- Una attrice/ore per i laboratori teatrali ed espressivi.
L’equipe multidisciplinare si avvarrà del supporto di una Supervisione operativa a cadenza mensile relativamente alla gestione dei laboratori e dei PAI.
Cabina di regia e Comitato tecnico – scientifico
Il Progetto, prevede una Cabina di regia costituita dai partner di progetto con compiti di favorire la cooperazione tra gli stessi, validare i protocolli operativi, strutturare un osservatorio locale che integri i dati provenienti dai singoli settori istituzionali coinvolti: Scuole, Servizi Sociali, Servizi Sanitari e Socio-Sanitari, Giustizia.
Il lavoro della partnership verrà supportato da un Comitato tecnico – scientifico costituito dalla cabina di regia dei partner progettuale (esperti del benessere psicologico e sociale degli adolescenti) affiancati da tre esperti senior con esperienza internazionale in materia di diritti umani, di tutela dei diritti dei minori e della privacy; del fenomeno sociale della presenza dei minori nelle attuali migrazioni forzate, che si riunirà trimestralmente, con il compito principale di definire e validare una policy sulla tutela dei minori e un codice di condotta che il progetto adotterà nella realizzazione delle attività, valutare la congruenza tra la policy adottata e gli strumenti e le metodologie inerenti all’educativa territoriale, predisporre un report sulla valutazione d’impatto del progetto sia a livello micro (destinatari degli interventi) sia a livello macro (comunità locale urbana).
Associazione Second Generation – Legami e Relazioni Sociali Multiculturali APS
Mestre, 11 agosto 2023